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Perchè “In Yoga”? Un nome un destino.

“Come lo chiamerete?”
“Ci stiamo ancora pensando?”
“Ma sarà maschio o femmina?”
“Non lo sappiamo ancora ma sicuramente sarà Emanuele!”

I latini dicevano “Nomen Omen” ovvero che ogni nome è un destino. Ricorderò sempre quando all’età di otto anni un frate francescano mi regalò una Bibbia di Gerusalemme e mi disse: “Sai cosa vuol dire il tuo nome?”. Lo guardai con occhi pieni di emozione, come se stesse per mostrarmi un tesoro nascosto in uno scrigno segreto. Guardandomi con affetto mi disse: “Dio con noi”. Quelle parole mi hanno toccato il cuore e sono state un balsamo nella mia vita.

La mia infanzia è stata infatti tutt’altro che facile e i ricordi dolorosi sono più di quelli belli. Mi sono spesso sentito di non valere niente ma, in tutte quelle difficoltà, lo sguardo di quel frate e il significato del mio nome mi hanno aiutato a guardare al futuro con fiducia. Sentivo che anche la mia vita aveva un senso.

Ho passato il resto della mia esistenza alla ricerca di quel senso. Ho fatto esperienze di tutti i tipi viaggiando per il mondo da solo e con amici, muovendomi in bicicletta o a piedi. Prendendo aerei o uscendo di casa con lo zaino in spalla. Ho viaggiato anche attraverso i libri e facendo numerosi corsi. Grazie in particolare ai viaggi in india ho scoperto che quel Dio che cercavo fuori di me era, in realtà, dentro di me. Questa è stata la rivoluzione copernicana della mia vita. Grazie agli studi sui libri ho poi scoperto che Emanuele deriva dall’ebraico “immānū’ēl” che, guarda a caso, risuona con la parola immanenza ovvero “rimanere dentro”. In filosofia, infatti, si distingue immanente da trascendente. Con il primo si intende che il divino è in ogni cosa e quindi dentro ogni essere umano. Una scintilla divina che brilla dentro ciascuno.

Quel “Dio con noi” non era più solo un’essenza che aleggiava intorno a noi ma era un “dio dentro di noi”. La mia vita ha cosi trovato quel senso e quella direzione che tanto cercavo, totalmente indirizzata alla ricerca del divino dentro di me e quindi dentro ogni persona. Nello yoga ho trovato la via maestra per questa ricerca. Tutti i giorni pratico sul tappettino e ogni esperienza è occasione di auto osservazione e di lavoro su di me. Lo yoga mi ha insegnato che tutto quello che succede di bello o di brutto nella vita è in realtà una grande opportunità per contattare lo spirito che mi abita. Quando ho iniziato a insegnare è stato facile scegliere il nome. La preposizione “In” indica, infatti, in moltissime lingue il fatto di andare dentro, di non restare in superficie. Questa semplice parola riassume tutto il mio percorso di vita e quello che cerco di trasmettere agli allievi ovvero una ricerca che ha un’unica direzione: quella dentro di sè! E il motto sintetizza tutto questo: “Ritrova il tuo maestro interiore”.

I latini avevano ragione, “nomen omen”.